La Legge di Bilancio 2019 prevede la proroga fino al 31 dicembre delle detrazioni fiscali del 50% sia per ristrutturazione che per riqualificazione energetica.
Dalle numerose telefonate ricevute è però evidente che non vi è chiarezza per quanto riguarda il settore dei serramenti esterni, tra le due tipologie di incentivo e di intervento, che seppur uguali nella percentuale di sgravio prevedono iter differenti; proviamo di seguito a riassumere le informazioni principali:
ECOBONUS (detrazioni fiscali L. 296/2006, ex 65%)
- Riguarda la semplice sostituzione di serramenti e accessori nel rispetto dei valori termici minimi previsti in funzione delle zone climatiche: 2.0 W/mqK in zona D, 1.8 W/mqK in zona E, 1.6 W/mqK in zona F
- Prevede la compilazione della pratica nell’apposito portale di Enea
- L’intervento di sostituzione di serramenti può essere eseguito in “Edilizia Libera”, quindi non servono ulteriori autorizzazioni comunali. Siccome non tutti i comuni hanno recepito questa regolamentazione, è bene informarsi in comune se la sostituzione di serramenti è manutenzione ordinaria o straordinaria.
RISTRUTTURAZIONE (Ristrutturazioni edilizie - art. 16.bis DPR 917/86)
- Riguarda diversi interventi, tra i quali la sostituzione di serramenti esterni, per i quali deve essere richiesta una autorizzazione comunale – da verificarsi presso il Comune nel quale si svolge l’intervento - (ad esempio SCIA) ed occorre un tecnico abilitato
- Per gli interventi di ristrutturazione che generano risparmio energetico (ad esempio la sostituzione di infissi), deve essere fatta la comunicazione ad Enea tramite l’apposito portale ristrutturazioni (diverso da quello dell’ecobonus); se l’intervento non genera risparmio energetico (es. installazione di grate antieffrazione) non è previsto l’invio della pratica ad Enea
E’ opportuno ricordare che tutti i serramenti esterni immessi sul mercato sono in obbligo di marcatura CE dal 2010 (dal 2006 è invece obbligatoria per le chiusure oscuranti) e i valori termici al minimo rispettare quanto previsto dal Decreto Requisiti Minimi a livello territoriale.
Il Decreto Controlli prevede controlli di Enea sulle pratiche inviate, sia di carattere tecnico che attraverso verifiche in loco; la rilevazioni di eventuali difformità da quanto dichiarato o richiesto può compromettere la fruizione dei benefici fiscali.
I portali 2019 non sono al momento aperti, solitamente bisogna attendere indicativamente la fine di marzo per sapere se verranno chieste ulteriori informazioni e poter inviare le nuove pratiche; ad oggi è ancora possibile sui portali 2018 compilare le pratiche degli interventi terminati l’anno scorso.